A cominciare dagli Stati Uniti, si ritiene però che prima dovrà terminare il conflitto con la Russia
Il neo Ministro degli Esteri ucraino ha chiesto nuovi armamenti e ha sollevato il punto politico considerato vitale da Volodymyr Zelensky. L’ingresso rapido di Kiev nell’Alleanza Atlantica, come condizione irrinunciabile per avviare i negoziati con Vladimir Putin.
Il Vertice dei Capi di Stato e di Governo a Washington, nel Luglio scorso, aveva deciso che il percorso dell’Ucraina verso la Nato fosse «irreversibile». Ma non ci fu alcuna chiara indicazione sui tempi, anche se in realtà i 32 soci della Nato sono divisi.
I Paesi Baltici più la Polonia e forse il blocco scandinavo aprirebbero le porte a Zelensky anche domani. Tutti gli altri, a cominciare dagli Stati Uniti, ritengono che prima dovrà terminare il conflitto con la Russia. Questa differenze spiegano perché ieri Mark Rutte, Segretario Generale della Nato, abbia semplicemente ignorato le domande dei Giornalisti sul tema.