Sul sagrato della Basilica Vaticana, sotto la pioggia e alla presenza di 25 mila fedeli, la beatificazione di Giovanni Paolo I, pastore mite e umile che ha saputo seguire Gesù senza riserve

Un appaluso si è levato dalla Piazza mentre è stato svelato sulla facciata della Basilica l’arazzo col ritratto di Luciani realizzato dall’artista cinese Yan Zhang, mentre le campane a festa hanno a lungo suonato a Canale d’Agordo, la località bellunese da cui era originario.
Dopo la messa, all’Angelus, il Pontefice ha invitato a pregare per la pace nel mondo e in Ucraina. E al termine si è concesso un giro in Papamobile in una Piazza San Pietro dove il sole ha spazzato via le nuvole.
Sull’altare è stata portata una sua reliquia, uno scritto autografo su un foglio bianco risalente al 1956 in cui si legge una riflessione spirituale sulle 3 virtù teologali: fede, speranza e carità. Per Papa Francesco si è trattato di un pastore mite ed umile che «ha incarnato la povertà del discepolo, che non è solo distaccarsi dai beni materiali, ma soprattutto vincere la tentazione».