Con la Biblioteca Universitaria di Padova prosegue il viaggio attraverso le meraviglie delle Biblioteche d’Italia, che ogni settimana conduce i visitatori in un percorso virtuale grazie ad una serie di reportage promossi sui canali social dal Ministero della Cultura
Fondata nel 1629, la Biblioteca Universitariadi Padova non solo è la più antica delle Biblioteche Universitarie italiane ma, il complesso in cui è stata trasferita agli inizi del ‘900, in Via San Biagio, è la prima sede costruita appositamente per una Biblioteca dopo l’Unità d’Italia e raccoglie, tra l’altro, le pubblicazioni della Repubblica veneziana.
Per quasi 300anni la Biblioteca ha avuto sede nella Sala dei Giganti, nel Centro della città, mentre il complesso in cui si trova ora è composto di due parti distinte. «Ci sono una torre libraria di cinque piani, in cui sono conservati i libri, e una sezione dedicata alla lettura con una grande sala dotata di tavoli e sedie che si possono considerare opere d’arte, oltre a due Sale più piccole per la consultazione di manoscritti e libri» spiega nel video il Direttore Stefano Trovato.
La torre libraria custodisce circa 800 milavolumi, un numero consistente grazie all’eredità del diritto di stampa per la Repubblicadi Venezia: «A partire dal 1631 tutti i tipografi attivi nel territorio avevano l’obbligo di consegnare una copia oltre che alla Marciana, anche a questa Biblioteca all’epoca chiamata Libreria pubblica di Padova – ha inoltre specificato il Direttore che ha, poi, aggiunto – anche dopo la caduta della Repubblica di Venezia la Biblioteca conservò il diritto di stampa per tutto il Veneto».
Ai volumi si aggiungono, inoltre, 6.665 periodici, 9.622 cinquecentine, 1.133 incunaboli e 2.745 manoscritti. La maggior parte di questi ultimi arriva alla Biblioteca dopo la soppressione dei Conventi, a seguito del Decreto regiodel 1866, dunque si tratta di opere anche molto antiche e scritte in lingue diverse.
Sono, infatti, raccolte in diversi nuclei a seconda della nazionalità, con importanti presenze francesi, arabe e greche. Ma vi sono anche nuclei costituiti per argomento, per esempio la botanica, campo in cui Padova è sempre stata molto attiva e presente. La raccolta di manoscritti, infine, comprende due manoscritti risalenti alla prima metà del 1100, che contengono parte del Corpus Giustinianeo, ovvero la raccolta di leggi che fece realizzare l’imperatore Giustiniano intorno all’anno 533.