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Fra le regioni in ritardo, purtroppo, anche la Calabria mentre diversi Governatori, sia di centrodestra che di centrosinistra, tentano di giustificare il loro scarso operato

Le cifre, in ogni caso, sono abbastanza allarmanti e raccontano di una mortalità molto più elevata fra le persone anziane comprese tra i 90 e i 65 anni, ragion per cui in tutte le regioni i vaccini si sarebbero dovuti concentrare, soprattutto, in questa direzione.

A ciclo completo, 2 dosi, sono questi i dati forniti dal Ministero della Salute su elaborazione Gimbe: Bolzano ha vaccinato gli over 80 al 41,2 %, Trento al 37, la Basilicata al 35,8, il Lazio al 27,7, l’Emilia-Romagna al 27,6, la Campania al 26,1. La media italiana è del 19,1%. Sotto la media nazionale restano la Lombardia al 15,3, la Puglia al 14,4, la Calabria al 12,38, la Toscana al 6,1 e, infine, la Sardegna al 5,6.

Il problema è diventato sempre più complicato nel momento in cui, in alcuni contesti, è stata data precedenza ad altre categorie quali Magistrati, Avvocati e Giornalisti. Circa 1 milione di italiani, infatti, sui 2 milioni e 700 mila vaccinati al di sotto dei 59 anni, ha ricevuto le dosi in modo del tutto arbitrario, il che dimostra che la Sanità essendo un Settore sin troppo delicato, non può essere lasciato nelle mani di una politica scriteriata.