La copia de La Pace di Canova trova, dunque, ospitalità nel cuore di Palazzo Vecchio e diventa un mezzo per assicurare la contemplazione del capolavoro dello scultore, altrimenti negata dal conflitto.
L’evento assume un’ulteriore risonanza artistica e politica in quanto va a confrontarsi, a poca distanza di metri, con la grande tela di Pellizza da Volpedo, Il Quarto Stato, esposta da pochi giorni nel Salone dei Cinquecento.
Alla morte di Nikolaj Petrovič Rumjancev, la sua collezione viene donata allo Stato e va a costituire nel 1831 il primo Museo pubblico russo, inizialmente a San Pietroburgo, poi, nel 1861, trasferito a Mosca.
Krusciov, Segretario del Partito Comunista dell’allora Unione Sovietica, dalle chiari origini ucraine, decide nel 1953 di trasferire la scultura da San Pietroburgo a Kiev, proprio al Museo Nazionale Khanenko.