2 anni

Lanciata la candidatura della cucina italiana nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità

La cucina italiana non è solo cibo o un semplice ricettario, ma anche un insieme di pratiche sociali, abitudini e gestualità che portano a considerare la preparazione e il consumo del pasto come momento di condivisione ed incontro. È il rito collettivo di un popolo che concepisce il cibo come elemento culturale identitario.
In Italia cucinare è un modo di prendersi cura della famiglia e degli amici (quando lo si fa in casa) o degli avventori (quando lo si fa al ristorante). È un mosaico di tanti saperi locali, un’espressione di creatività e conoscenza che si fa tradizione e si trasmette fra generazioni.
«Da parte mia – ha dichirato il Ministro della Cultura Gennaro Sangiulianoci sarà tutto il sostegno, perché cucina italiana significa promuovere l’idea di qualità della vita e del vivere italiano che è fatto di arte, di cultura, di paesaggi, di monumenti, ma anche di esperienze come quelle delle eccellenze alimentari».
È anche una forma di tutela della biodiversità, basata sul non sprecare nulla, sul riutilizzo del cibo avanzato e sui prodotti stagionali dei vari territori. La cucina italiana fa, dunque, parte della nostra storia ed è un Patrimonio per 60 milioni di italiani che vivono nel Paese, per 80 milioni di italiani e loro discendenti che vivono al di fuori del Paese e per tanti stranieri che amano e si ispirano allo stile di vita italiano.