Il disappunto di numerose Comunità ebraiche su quanto contenuto nel brano della cantante catanese
«Non ho mai soldi in tasca, li chiedo sempre ai miei, ma sono in bancarotta, tutta colpa degli ebrei». Questa è la frase incriminata che ha provocato più di qualche polemica in alcuni ambienti delle Comunità ebraiche. Con questa canzone, infatti, l’artista Ghali ha voluto celebrare una sorta di inno alle colpe con cui far riflettere sul fatto che daremmo colpa a qualsiasi cosa, pur di non assumerci le nostre responsabilità.
«La frase estrapolata potrebbe avvalorare luoghi comuni di antisemitismo» ha, poi, sottolineato all’AdnkronosVittorio Pavoncello, Presidente della Federazione italiana Maccabi, che raccoglie ed organizza svariate attività sportive e culturali nelle nemorose realtà ebraiche presenti in Italia. Per i giudici del programma, invece, l’espressioe citata dall’artista non è stata presa neanche in considerazione, a dimostrazione della vasta ignoranza che regna, purtroppo, nei talent televisivi.
Finita l’esibizione, Anna Castiglia è stata accolta da un applauso senza fine. Il primo a prendere parola tra i giudici è stato prorpio Fedez: «L’ho trovato molto interessante metricamente. Non tutti riescono a tenere quel tipo di velocità. Reputo l’ironia il privé dell’intellingenza». Per Dargen D’Amico, inoltre, è stato «un ottimo testo. L’attacco è di Gaber, ma io cercherei di scostarmi per diventare ancora più tagliente in quello che fai» sono state, dopotutto, le sue parole.