Ora si spera nell’esonero di Allegri
Dopo la qualificazione in Champions la Juventus raggiunge un altro traguardo stagionale, ma che non alterano il giudizio sul rendimento della squadra che nella gestione del tecnico Allegri, non ha mai brillato per gioco e qualità calcistica. L’unico merito che questo modesto allenatore porta a casa, è quello di aver lanciato molti giovani nel circuito della Serie A. Aspetto sottolinato anche dal Presidente John Elkann.
Giuntoli ormai è avvisato. Appena dopo la sbornia e l’allegria della serata, bisogna mettere mano allo scempio sin qui dimostrato, affrontando le questioni più urgenti che riguardano una rosa, purtroppo, ancora carente su alcuni aspetti legati al complessivo valore tecnico del gruppo. Servono, tanto per intenderci, quegli aggiustamenti necessari per la crescita della squadra, che solo l’innesto dei Top Player potrà assicurare.
Sono stati anni difficili quelli trascorsi dalla Juventus di Allegri, nessuno lo mette in dubbio. Specie lo scorso anno in cui la Società è stata costretta a fronteggiare questioni extra campo che alla fine hanno investito anche la rifondazione della Dirigenza. Adesso è tempo di rinascere, un passo alla volta, però senza mai tradire lo spirito e la tradizione gloriosa di un grande Club. Allegri, alla fine, di fronte ai microfoni di Canale 5, si è tradito. Quando ha detto «Lascio una Juve…».
*L’immagine in evidenza è a cura di Daniele Badolato / Getty Images