La proclamazione è avvenuta in occasione della riunione dei Paesi membri del Comitato in Botswana
L’Unesco ha proclamato la pratica del canto lirico italiano ad elemento del Patrimonio immateriale dell’Umanità. Il traguardo di oggi è il risultato di un lungo percorso, avviato nel 2011 quando i cantanti lirici solisti si costituirono in un’Associazione denominata Cantori professionisti d’Italia, col fine di riunire la Categoria e permettere un confronto professionale su un ampio ventaglio di problematiche, a partire dalla difesa e la diffusione del valore della musica.
«Dopo un lungo e articolato lavoro – ha dichiarato il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano – una grande eccellenza del nostro Paese ottiene un altro riconoscimento dall’Unesco, entrando a far parte del Patrimonio immateriale. Si tratta di una consacrazione ufficiale di quello che già sapevamo. Il Canto lirico è un’eccellenza mondiale, fra quelle che meglio ci rappresentano in tutto il pianeta ed è una proiezione dell’immaginario italiano per il quale stiamo lavorando su più fronti».
«La notizia ci inorgoglisce – ha, infine, ribadito Beatrice Venezi Consigliere per la musica del Ministrero della Cultura – poiché questa forma d’arte è un pilastro fondamentale della nostra cultura. ll nostro cantare, infatti, è un tratto identitario che nasce da una lingua che per sua natura canta, poiché ha come tratto distintivo un vocalismo dall’articolazione piena e, dunque, permette ampie frasi melodiche. Almeno una parte dell’amore che nel mondo riscontriamo nei confronti della lingua italiana è attribuibile proprio alla passione per l’opera lirica e i suoi libretti».