Domani nello Studio Ovale l’aspetta Trump

La mediazione offerta dall’Europa sulle tariffe, in cui anche la premier confidava, traballa. Dunque la vigilia della trasferta americana, è un mix di attendismo ed incertezze, che forse serve anche a tenere basse le aspettative. «Non sento alcuna pressione, come potete immaginare…» è la battuta sfoderata ieri davanti alla Platea dei Premi Leonardo.
Si è trattato di un modo per rassicurare il mondo produttivo del Paese. Niente più. Alla Casa Bianca, intanto, sarà il primo Bilaterale vero con Donald Trump, a tutto tondo. Le incognite anziché sfumare, si sono moltiplicate. Meloni, dopotutto, non si può sbilanciare. Pure nella sua cerchia, i taccuini sono rimasti serrati. Poi, è arrivato un Vertice con i maggiori rappresentanti del suo Governo.
Nel corso della riunione si è fatto il punto sui principali dossier che saranno affrontati in America. Roma, oltretutto, rimane a sostegno di Kiev, nonostante le ultime sortite di Trump. La premier, infine, si è sentita nuovamente con Ursula Von der Leyen. È ormai chiaro che la sua missione potrebbe essere sfruttata anche da Bruxelles.