Alla fine ha vinto il sì. Il principio di adesione all’Unione Europea, da inserire nella Costituzione locale, è stato approvato anche se con un vantaggio risicato. Dopo una notte tormentata e piena di paure, che soltanto gli europeisti con i paraocchi possono definirla come una vittoria a pieno titolo e con il senno di poi, la scommessa lanciata dalla Presidente Maia Sandu, si è rivelata un azzardo.
Ha votato il 51,68 degli aventi diritto, quasi un milione di abitanti. Il sì ha recuperato nella notte grazie al contributo decisivo della diaspora, i moldavi residenti all’estero. Il Paese, di gran lunga è il più povero d’Europa. Si votava, inoltre, anche per eleggere il nuovo Presidente della Moldavia, ovvero la persona che dovrà poi certificare il risultato comunque favorevole all’Europa, per un ingresso previsto nel 2030.
Il voto di Domenica scorsa era, comunque, una specie di pacchetto tutto compreso. L’uscente Sandu era considerata favorita da ogni sondaggio. Si è fermata al 42,5%. Al ballottaggio se la vedrà con Alexandru Stoianoglo. Il ‘civico’ Stoianoglo, tuttavia, non fa mistero delle sue posizioni filorusse. Ha ottenuto il 26%. Prossimo appuntamento con il votoDomenica3 Novembre.