Il 20 Maggio 1972 a Forte Belvedere l’esposizione dello scultore inglese

Forte Belvedere è ormai da tempo luogo di grandi mostre d’arte, ma non possiamo non ricordare una delle più importanti e riuscite di sempre, quella del grande scultore Henry Moore. La mostra segnò un vero momento di svolta per l’attività del Forte come luogo espositivo d’eccellenza, coniugando al fascino le dimensioni adeguate.
Infatti, le opere di Moore con la loro monumentalità si sposavano meravigliosamente con il contesto offerto dal luogo. Notevole fu l’affluenza del pubblico che scelse di partecipare all’evento per vedere da vicino quelle figure ciclopiche dell’artista.
Moore traeva ispirazione da una molteplicità di aspetti, della vita e dell’arte; dalle stazioni della metropolitana londinese, dove era solito rifugiarsi durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, all’arte primitiva e tribale, passando dalle armoniose curve del corpo umano, per finire ai canoni più squisitamente astratti e surreali. Le sue opere sono collocate in tutto il mondo a testimonianza di un’arte capace di rompere gli schemi tradizionali e di proiettare avanti i canoni dell’espressività attraverso la vera semplicità delle forme.