3 anni

Non è stata una prestazione entusiasmante quella del Cosenza in riva allo Stretto. La squadra di Stellone, infatti, apparsa più intraprendente, grazie all’erroraccio del Direttore di gara che nega allo scadere un rigore clamoroso ai silani, porta a casa la vittoria

Sono quelle situazioni in cui il calcio, purtroppo, perde di credibilità. Il rigore il Cosenza avrebbe anche potuto sbagliarlo, ma la ‘tresca‘ fra Giua e Termoli, orchestrata negli abbondante minuti di recupero, ha davvero dell’incredibile. Non si è capito come mai il rigore in favore dei Lupi, precedentemente fischiato dall’arbitro, non sia stato confermato una volta rivisto al VAR, poiché di simulazione non si trattava.
Una decisione assurda, anche perché il fallo commesso su Laura lanciato a rete da un tocco morbido di Caso, è netto ed evidente e non lascia, quindi, alcun dubbio. Può essere oltretutto che la Lega, considerata la debolezza del Club rossoblù nei Palazzi romani, non abbia alcuna remora a favorirne la condanna in Serie C.
Ma veniamo alla cronaca. Sono stati gli uomini di Bisoli a rendersi per primi pericolosi, quando al 10′ su punizione di Liotti hanno colpito sia la traversa che il palo, con la palla che rimbalzava verso l’esterno della porta. Al 13′ ci pensava Folorunsho a rendersi pericoloso, ma il break della Reggina si perdeva nel nulla di fatto.
Al 37′ gli amaranto hanno sbloccato il risultato su calcio di rigore, concesso per un fallo molto più light di quello subito nel finale di gara da Laura, che è costato al francese anche il cartellino giallo per una presunta simulazione. Sul dischetto sì è recato Folorunsho che a momenti si faceva intercettare il tiro da un Matosevic ispiratissimo.
Nella ripresa Chiodi, il sostituito di Bisoli che in panchina scontava un turno di squalifica, ha provato a rimescolare le carte. Il Cosenza, non a caso, è sembrato più tonico e, soprattutto, evitava di perdere palloni ‘velenosi‘ a centrocampo dopo che il mediocre e sbadato Vallocchia ha fatto spazio ad un disciplinato ed ordinato Voca.
La Reggina, seppur, difendesse il risultato senza grossi affanni, al 77′ ha rischiato il tracollo su una furibonda mischia generatasi nella propria area, in cui Larrivey ha colpito di collo pieno la traversa. Nella fasi concitate dell’azione gli uomini di Stellone hanno, comunque, rischiato più volte di capitolare.
Poi il recupero, con il deprecabile comportamento del Direttore di gara. Toccherà ora al Presidente Guarasciosbattere i pugni sul tavolo‘ per chiedere alla Lega di B maggior rispetto nei confronti della Società bruzia. Sperando che la massime Autorità sportive nazionali si facciano carico di tutte le loro responsabilità nel garantire il corretto svolgimento del Campionato.
IL TABELLINO DEL MATCH:
REGGINA: Micai, Amione, Cionek, Crisetig, Di Chiara, Kupisz (1′ st Adjapong), Hetemaj, Cortinovis (16′ st Bianchi), Folorunsho, Giraudo (16′ st Stavropoulos), Rivas (29′ st Galabinov) A disposizione: Aglietti, Bellomo, Montalto, Diop, Ejjaki, Franco, Lombardi, Tumminiello All. Stellone
COSENZA: Matosevic; Venturi, Rigione (1’st Di Pardo), Camporese; Situm, Kongolo (26′ st Carraro), Vallocchia (8′ st Voca), Liotti (34′ st Sy); Caso, Millico (1′ st Laura), Larrivey A disposizione: Sarri, Pandolfi, Vaisanen, Gerbo, Florenzi, Arioli, Hristov All. Chiodi
ARBITRO: Antonio Giua di Olbia
ASSISTENTI: Alessandro Cipressa di Lecce e Fabrizio Lombardo di Cinisello Balsamo
IV UFFICIALE: Valerio Maranesi di Ciampino
VAR: Luca Massimi di Termoli
AVAR: Pietro Dei Giudici di Latina
MARCATORI: 37′ Folorunsho (R)
NOTE: Spettatori: 4932 (di cui 128 ospiti)
Ammoniti: 1′ Rigione (C), 8′ Kupisz (R), 23′ Caso (C);  49′ Di Chiara (R), 51′ Vallocchia (C), 58′ Adjapong (R), 82’Cionek (R), 86′ Larrivey (C), 86′ Amione (R), 89′ Stavropoulos (R) , 90′ Sy (C), 90’+3′ Laura (C)
Espulsioni:
Recupero: 1′ pt; 5′ st