Etica, innovazione e sostenibilità sono i cardini attorno a cui ruota la Iª edizione di Wine in Venice

3 giorni di confronti, degustazioni, presentazioni e spunti di riflessione sul mondo del vino che si terrà dal 28 al 30 Gennaio nel cuore dei Palazzi simbolo di Venezia. Ad ognuno di questi temi sarà dedicato un incontro per immaginare il vino del futuro.
Veri e propri templi del vino, progettati dai grandi maestri dell’architettura contemporanea, che oltre ad essere perfettamente integrati con il paesaggio circostante, ne diventano un elemento imprescindibile di tutela nel momento in cui limitano al massimo il proprio impatto sull’ambiente.
Le pratiche green adottate nelle Aziende, grazie al basso impatto ambientale e al risparmio energetico, si riflettono anche nel calice, favorendo la massima espressione del carattere del territorio.
Dalla vinificazione ‘per gravità’ che asseconda il movimento naturale della produzione, riducendo il consumo di energia e favorendo una lavorazione delle uve meno traumatica, volta a preservare l’equilibrio del vino e l’estrazione di tannini, con l’eco-sostenibilità che si riflette su ogni passaggio produttivo del nettare di bacco.
Opere d’arte, insomma, dove l’uomo è costantemente al centro. Non Musei, ma realtà operative pensate e create per facilitare il lavoro in cantina, progettate per produrre al meglio, con il minor impatto ecologico perché l’energia più pulita è quella che non si consuma.
Toscana Wine Architecture, tra l’altro, è una rete costituita nel 2017 che riunisce cantine di design che hanno fatto singolarmente investimenti significativi ed hanno, così, deciso di puntare su una strategia comune, per accogliere visitatori ed appassionati da tutto il mondo.