Si tratta di un progetto culturale voluto dai Musei Reali della città e sviluppato con la Fondazione Santagata ed il Syria Trust for Development
Per secoli i contadini siriani hanno tramandato di generazione in generazione le abilità di coltivazione e lavorazione del fiore. In tempi moderni, la coltivazione della Rosa di Damasco ha il suo cuore nella piccola città di Al-Mrah, sulla catena montuosa del Qalamoun, in un’Area che si estende nella campagna a Nord di Damasco.
Alla fine del 2019, l’Unesco ha iscritto nella lista del Patrimonio Immateriale dell’Umanità le pratiche e i mestieri legati alla Rosa di Damasco nel villaggio di Al-Mrah. Dal 4 al 7 Luglio i Musei Reali e la Fondazione Santagata propongono ora un Calendario di eventi per disseminare la conoscenza del Patrimonio culturale siriano.
Si potrà, così, assistere alla proiezione di un documentario, ad incontri e concerti, in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema, il Circolo dei Lettori ed il Conservatorio Statale di Musica Giuseppe Verdi di Torino. Sarà, infine, inaugurata, la mostra fotografica dal titolo La Rosa di Damasco. Dalla Siria a Torino con l’installazione artistica del Floral Tapestry of Craftsmanship.
Questo slideshow richiede JavaScript.