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Alla prima del Teatro milanese ovazione per la Senatrice a vita

Quest’anno manca il Capo dello Stato Sergio Mattarella e si sente. Sulla poltrona rossa del Presidente di tutti siede però la prima degli italiani, oggi first lady morale del Paese: e anche questo si sente. Liliana Segre, infatti, viene accolta alla prima della Scala con un appaluso scrosciante e quando si affaccia, tutto il pubblico si alza in piedi.
Il Sindaco di Milano Giuseppe Sala, entrato in Teatro assieme al Presidente della Regione Attilio Fontana, è appena tornato sui suoi passi per aspettarla da solo sulla piazza quando esce dall’auto. «Vieni Liliana -le dice porgendole il braccio – entriamo insieme». I gesti sostituiscono le parole e qualcuno della folla chiede se le faccia piacere che adesso tutti vogliano sedersi accanto a lei.
«Beh – sorride la Senatrice a vita – meno male. Mattarella però mi manca, gli voglio bene come a un fratello». Anche alla prima del Don Carlo lo scontro con il Presidente del Senato Ignazio La Russa, seconda carica del Paese, però è solo sospeso. «Ci siamo presi un caffè insieme – tenta di ricucire La Russa in mattinata presentandosi con Sala agli Ambroginifra noi ci sono stati solo temi logistici, niente che mi abbia impressionato».