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Il messaggio di fine anno sul patriottismo del Presidente della Repubblica

È stato seguito da quasi 11 milioni di spettatori Sergio Mattarella. A sorpresa, ha chiamato patrioti anche gli immigrati: «Quelli che fanno propri i valori costituzionali e le leggi, oltre a contribuire ad arricchire la nostra Comunità». La premier Giorgia Meloni l’ha chiamato subito dopo, proprio per esprimere il suo apprezzamento.
Ma è stato anche il discorso della scossa agli italiani: «Tocca a noi tradurre la speranza in realtà – ha ribadito il Capo dello Stato -. La speranza siamo noi, il nostro impegno che non può tradursi soltanto in attesa inoperosa». Nei 17′ minuti a reti unificate, Mattarella ha più volte invitato a prendere per mano il proprio destino e a non delegare.
Il passaggio ha celato, inoltre, la paura che la crisi della democrazia sfarini irrimediabilmente la partecipazione e che ci si consegni, quindi, all’Uomo Forte. Poi ha denunciato la questione Sanità. C’è stata anche l’angoscia per la guerra, deplorando la crescita della spesa in armamenti.
Infine, il richiamo a Sammy Basso, morto nell’Ottobre del 2024, in modo che lo Stato abbia un occhio di riguardo per tutte le Ricerche e i Ricercatori. Mattarella, in sostanza, vede un Paese di luci e ombre,  nella speranza che il 2025 possa essere un anno migliore per tutti gli italiani.