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Da Tony Effe a Bella stronza di Masini

Un femminicidio al giorno non basta. «Amo la parabola del figliol prodigo» aveva detto Carlo Conti circa l’ingaggio di Tony Effe, al quale gli è costato l’esclusione dal Capodanno romano poco più di un mese fa. Facciamo pure finta che finora nella sua carriera Tony Effe abbia intonato inni in cui ha espresso solo ammirazione incondizionata per le donne.
Il testo che porta a Sanremo è, comunque, maldestramente velato dall’ambiguità. Lo stesso Fedez nella serata dei duetti ha scelto di proporre al pubblico dell’Ariston, insieme a Marco Masini, una Bella stronza indirizzata forse all’ex moglie. Ospite di Bruno Vespa, Venerdì scorso il Direttore Artistico aveva rassicurato spiegando che la canzone in questione «sarà una versione nuova».
Sabato, però, l’amicone di Carlo Conti, Marco Masini ha subito rettificato sui social che «la cover non sarà nulla di tutto ciò che sto leggendo sui media. Nessuna frase, nessuna parola della canzone è stata modificata». Grazie a Sanremo i presunti ‘colpevoli’ usciranno quindi redenti. Un’altra opera buffa. In tempi in cui di buffo non c’è niente. C’è solo un femminicidio al giorno.