Sabato 1 Ottobresi rivive una delle tradizioni più antiche del capoluogo toscano
Era usuale, durante la Repubblica Fiorentina, che il 29 Settembre, in occasione della produzione del vino nuovo, venisse creata una grande piramide di fiaschi che, dopo essere stata benedetta, raggiungesse, grazie ai carri trainati da buoi, le Autorità cittadine che brindavano alla salute del popolo. L’odierna manifestazione, infatti, si rifà proprio a questa antica tradizione.
Nei tempi che furono il vino rosso toscano proveniva per buona parte dalla zona del Chianti, ma anche dal quella della Rufina, da sempre vocata alla produzione vitivinicola. Il metodo di trasporto del vino da questi territori verso Firenze avveniva con l’uso di carri, trainati da esemplari storicamente di razza chianina, che venivano caricati con fiaschi affastellati a piramide, in una vera e propria opera d’architettura.
Il fiasco era, fino a pochi anni orsono, il contenitore d’elezione del vino, preferito alla bottiglia per via delle dimensioni generose e soprattutto per il rivestimento in paglia che garantiva maggiore sicurezza nel trasporto e minore escursione termica al liquido. Il Carro Mattodella manifestazione si ispira fedelmente a questo metodo di trasporto.