L’Annuario Statistico Italiano è arrivato alla sua 142ma edizione. Nato a fine Ottocento come vademecum statistico per le élite, è diventato, nel corso del tempo, uno strumento generoso ed enciclopedico rivolto a tutti

Da anni prodotto sia come volume a stampa sia in edizione digitale, l’Annuario è organizzato in 24 capitoli che abbracciano altrettante aree tematiche attraverso le quali la statistica racconta, con un ampio dettaglio temporale e spaziale, l’Italia e i suoi cambiamenti.

Quest’anno, le condizioni avverse e gli sconvolgimenti generati dalla pandemia hanno messo a dura prova la capacità di assicurare l’osservazione statistica del Paese. «Abbiamo tuttavia superato questa prova con le nostre forze – ha dichiarato il Presidente Gian Carlo Bangiardocon la dedizione delle nostre risorse umane e con la nostra flessibilità e intelligenza organizzativa, e ne siamo orgogliosi. Siamo riusciti ad adempiere alla missione informativa che tradizionalmente ci compete».

Alla luce delle straordinarie circostanze generate dal Covid-19, questa edizione, imponente repertorio statistico che per lo più riferito alle risultanze del 2019, assume dunque un significato aggiuntivo rispetto ai volumi precedenti. Si configura, infatti, come qualcosa di impensabile solo 12 mesi fa, risultando la fotografia dell’ultima normalità che il Paese ha vissuto prima del diffondersi dei contagi su scala globale.