La Domenica di Pasqua si avvicina e con essa lo Scoppio del Carro, una tradizione vecchia quasi mille anni
E in questi giorni fervono i preparativi del Brindellone, il celebre carro che ogni anno a Pasqua viene condotto da una coppia di buoi fino al Duomo. Se passate da Via il Prato non potete sbagliarvi, dove trovate un enorme portone marrone, è lì che abita il Brindellone.
A Firenze, tra l’altro, la parola è divenuta sinonimo di un ragazzo piuttosto alto, poco furbo e mal vestito, ovvero straccione per il suo aspetto trasandato, prendendo appunto origine dal Carro trainato davanti al Duomo.
Quando nel 1494, in seguito alla cacciata dei Medici da Firenze, i Pazzi rientrarono in possesso dei loro vecchi privilegi, non ultimo quello dell’organizzazione del Carro del Sabato Santo, decisero di apportarvi qualche modifica, realizzandone uno più resistente e massiccio, così come lo conosciamo oggi.
Lo spettacolo pirotecnico, che dura circa 20 minuti, distribuisce simbolicamente sulla città il fuoco benedetto, avvolgendo l’imponente mole del Carro in una nuvola di fumo, mentre scoppi e scintille si susseguono ininterrottamente.
Subito dopo la festività pasquale, il Brindellone viene ricondotto nel suo deposito, dove trascorrerà il resto dell’anno, perfettamente mimetizzato fra due Palazzi.