Letteralmente è chiamata hanami, che significa ‘ammirare i fiori’, ma in Giappone si tratta di una vera e propria tradizione che risale a circa 1300 anni
Persino il meteo giapponese, nell’approssimarsi della Primavera, allerta la popolazione prevedendo quando avverrà la fioritura dei ciliegi per cui tutti si mobilitano nel preparare i festeggiamenti. I fiori protagonisti dell’hanami sono, dunque, quelli da ciliegio, sakura nella lingua giapponese, e soltanto in misura minore possono riguardare gli alberi da prugno (ume), anche se entrambi, possono essere ammirati sia di giorno che di notte.
Il fiore di ciliegio, oltretutto, nella cultura nipponica, riveste alcuni significati spesso importanti in quanto il sakura è un fiore che sboccia in modo molto appariscente, ma che in realtà dura solo pochi giorni, determinando una fugace comparsa che lo ha fatto diventare il simbolo della stagionalità, della caducità della bellezza e, per estensione, anche della vita.
Le feste rivolte a questo antico albero da frutto, sovente sono party che si svolgono all’aperto e che possono consistere o in un semplice picnic oppure in una festa vera e propria, con balli, musiche e canti d’intrattenimento. Le feste per l’hanami più suggestive sono tuttavia quelle notturne, dove i ciliegi vengono adornati con le caratteristiche lanterne di carta. Si tratta di un evento molto sentito fra la popolazione e per goderlo pienamente bisogna assicurarsi di avere con sé tutto il necessario per non soffrire il freddo e l’umidità tipiche della stagione primaverile.