Incredibile, ma vero. Nonostante siano state rinviate le recenti Olimpiadi e lo stesso Campionato Europeo di Calcio, con una lettera a dir poco sconcertante indirizzata a 55 Federazioni nazionali, la UEFA ha dissipato ogni dubbio sull’eventuale ripresa dei Campionati una volta superata l’emergenza sanitaria.

Le prime avvisaglie si erano, comunque, intuite con il caso Belgio, quando il Presidente di Lega Peter Croonen aveva annullato, in un primo momento, la massima competizione calcistica assegnando lo scudetto al Bruges, per poi essere costretto a rivedere i suoi proclami.

In realtà, quella della UEFA non è affatto una missiva dai toni concilianti e diplomatici, poiché il massimo Organismo europeo ha minacciato, senza mezzi termini, pesanti sanzioni disciplinari alle Associazioni calcistiche che non intendono concludere i Campionati in corso.

Inoltre, sono stati istituiti, in tal senso, gruppi di lavoro per esaminare i vari calendari e qualsiasi altra conseguenza derivante dall’eventuale continuazione delle competizioni anche oltre il 30 Giugno. Si parla, infatti, di partite da disputare nei mesi di Luglio e Agosto.

Intanto, con una repentina piroetta il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, ha incredibilmente ritrattato le sue posizioni che lo vedevano, sino a poco tempo fa, abbastanza scettico sulla possibilità di portare a termine la Stagione 2019-2020, tranne poi comunicare al Presidente del CONI Giovanni Malagò e al Presidente del Comitato italiano Paralimpico Luca Pancalli di tornare a discutere di ripresa degli allenamenti in vista di una ripartenza imminente dei Campionati.

E’ ovvio, a questo punto, senza tener conto di quanto, invece, è già avvenuto nel Rugby e nel Basket, che neanche dinanzi ad una tragedia di dimensioni così immani, coloro che governano il business del calcio, troveranno la necessaria spinta etica per sottrarsi alla logica mortificante del profitto e del dio denaro, con buona pace di quanti ancora soffrono e periscono sotto i colpi malvagi e spietati di un virus decisamente crudele e letale.