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Zakharova megafono per le bugie del Cremlino

La Portavoce del Ministro degli Esteri russo Maria Zakharova, ha definito offensive, scandalose e del tutto false le parole che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha pronunciato alcuni giorni fa all’Università di Marsiglia in occasione del conferimento della Laurea honoris causa. Quell’accostamento, dentro un ragionamento ampio e articolato, tra l’aggressione russa all’Ucraina e le politiche del Terzo Reich ha provocato un forte risentimento dei putiniani.
E la stessa Portavoce ha tracimato accusando il Capo dello Stato italiano di «parallelismi storici scandalosi e francamente falsi tra la Federazione Russa e la Germania nazista». Il Quirinale ha deciso di non replicare. La risposta, invece, è arrivata da (quasi) tutta la politica e le Istituzioni del Paese. Al fianco di Mattarella si è schierata, infatti, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel ritenere che «gli insulti della Portavoce russa offendono l’intera Nazione italiana, che il Capo dello Stato degnamente rappresenta».
Chissà se il nostro presidente se l’aspettava. Di sicuro, posto che gli avesse creduto e fosse poi rimasto sorpreso del blitz, c’è che da allora non ha mai smesso di condannare l’invasione e di sostenere le ragioni per una pace giusta. Inutile, quindi, aspettarsi reazioni dal Quirinale, dove si è fatto sapere che Mattarella è rimasto «assolutamente sereno». Insomma, nessun legame tra Putin e Hitler, ma uno scontato abbinamento al concetto di guerre di conquista.