La Casa Bianca annuncia l’entrata in vigore delle tariffe sulle importazioni da Canada, Messico e Cina
Le guerre commerciali minacciate da Trump non erano uno spauracchio da Campagna Elettorale. Cominciano oggi, infatti, con l’imposizione di Dazi del 25% sui prodotti importati da Messico e Canada, e 10% dalla Cina. La motivazione è punire questi Paesi perché non controllano abbastanza le loro frontiere.
Un’accelerazione che si accompagna alla promessa di estendere in futuro i Dazi anche a Bruxelles: «Sicuramente li metterò anche all’Europa» ha confermato il Presidente degli Stati Uniti. Quanto gravi e dolorosi diventeranno questi scontri, dipenderà sopratutto dalla rigidità ed estensione dei provvedimenti adottati da Washington e dalla durezza delle risposte annunciate da Mexico City, Ottawa e Pechino.
Trump annuncia, quindi, l’intenzione di usare le tariffe commerciali come strumento coercitivo della sua politica estera, per costringere i Paesi stranieri a soddisfare le proprie richieste. La Portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt ha ribadito che il provvedimento di Trump «manterrà una promessa elettorale, finalizzata a fermare i traffici di migranti illegali e fentanyl».