Il discorso della candidata chiude la Convention di Chicago

È una visione per il futuro che include tutti nel sogno americano, come è capitato a lei con la sua storia personale, invece di puntare su paura, rabbia e risentimento, per dividere gli Stati Uniti e così dominarli. In sostanza la vera democrazia. Kamala Harris si è presentata ieri sera al Paese che punta a guidare come Presidente, per offrire un cambio generazionale che rappresenti anche un cambio di direzione.
L’opposto di Donald Trump, che invece guarda indietro alle sue recriminazioni e alle nostalgie degli elettori impauriti dall’evoluzione di un Paese che ha sempre fatto dell’innovazione la propria forza. Il discorso, lavorato per settimane e scritto dall’ex Collaboratore di Obama, Adam Frankel, ha centrato alcuni obiettivi principali. Si tratta, in sostanza, di trasmettere un nuovo senso di patriottismo agli americani, basato sull’inclusione invece che sulla divisione.
Durante tutta la Convention i Democratici hanno fatto attenzione a non ascoltare le sirene della cultura woke, per mettersi al riparo dall’accusa di Trump di essere ormai un Partito di estremisti di sinistra. Il discorso del Vice Walz Mercoledì sera, e ancora di più quello di Kamala ieri, sono serviti a confermare la visione progressista per il futuro dell’America.