La situazione in Ucraina è peggiorata e le violenze degli ultimi anni sono degenerate in una guerra aperta. Migliaia di uomini sono stati richiamati alle armi, mentre donne, anziani e bambini hanno lasciato le proprie case

Non è l’Europa di inizio ‘900. Siamo nel 2022, eppure la guerra è di nuovo qui, vicino a casa nostra. L’Unicef esprime forte preoccupazione perché l’intensificarsi delle ostilità in Ucraina rappresenta una minaccia immediata per le vite ed il benessere di 7,5 milioni di bambini.
Presente in Ucraina dal 1997, dal 2014 l’Unicef sostiene interventi d’emergenza nell’est del Paese sconvolto dal conflitto, attraverso oltre 100 operatori e 4 uffici sul campo, di cui 3 nelle aree controllate dal Governo e 1 in quelle separatiste.
Sta lavorando con programmi salvavita per l’infanzia, incluso il trasporto d’acqua sicura nelle Aree di conflitto, il posizionamento di aiuti per la salute, l’igiene e l’istruzione nelle emergenze, il supporto ad operatori mobili sul territorio per l’assistenza psicosociale ai bambini traumatizzati dalla costante insicurezza.
In questo momento, oltre 510 mila bambini e bambine hanno bisogno urgente di assistenza umanitaria in Ucraina orientale. Il Comitato Provinciale Unicef di Cosenza, presieduto da Monica Perri, condivide l’appello di Unicef e Unicef Italia per un immediato cessate il fuoco e chiede alle parti di rispettare i loro obblighi internazionali a proteggere i bambini da pericoli, chiedendo anche a tutte le parti di non attaccare infrastrutture essenziali da cui i minori dipendono, compresi sistemi idrici, igienici, strutture sanitarie e scolastiche.
*L’immagine in evidenza è a cura di Unicef Italia