Al Teatro Arcobaleno di Roma sino al 29 Ottobre la commedia di Lucio Apuleio

È la fantastica storia del giovane Lucio, appassionato di incantesimi e prodigi che, per un fatale scambio di filtri magici, si trasforma in un asino e, solo dopo molte tormentose peripezie, riesce a ritrovare il suo aspetto umano grazie all’intervento divino della Dea Iside.
L’opera, con l’adattamento e la regia di Francesco Polizzi, racchiude un significato profondo non molto distante dal simbolo tragico per eccellenza: Edipo. Come per Edipo, la vera colpa di Lucio è la sua smania di sapere, quella curiositas, per cui non arretra di fronte a nessun pericolo.
Ciò che Lucio vuole imparare dalla maga Panfile, per asservire al proprio potere le forze naturali e divine, è la più tragica hybris nella quale possa incorrere una creatura umana e come Edipo dovrà pagare la sua superiore intelligenza con l’accecamento e con il lungo vagabondare senza Patria, sprofondato in esperienze degradanti.
Ma lontano dai toni tragici dell’eroe di Sofocle, Lucio trova invece la sua espiazione attraverso la farsa, la commedia buffonesca, la mescolanza di alto e basso, sublime e immondo, che ne fanno il modello di tutti i romanzi di formazione.