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L’Europa e gli Stati Uniti non riconosceranno il voto nelle regioni occupate militarmente

Il successo di Vladimir Putin non solo verrà analizzato oggi al Consiglio dei Ministri degli Esteri europei, ma anche al vertice dei leader di Giovedì prossimo, durante il quale l’Unione potrebbe valutare anche passi ulteriori. Di certo, allora, il giudizio dell’Europa e del mondo Occidentale sulle urne ‘putiniane’ sarà molto severo. Sono, infatti, l’espressione di un regime al quanto illiberale.
La possibilità che non vengano legalmente riconosciute è in corso di valutazione da parte di alcuni Paesi membri. La Commissione, invece, nel caso specifico non ha una competenza autonoma, ma sono gli Stati a dover decidere come accogliere il plebiscito moscovita. Il primo passo, dunque, sarà compiuto oggi al summit dei Ministri degli Esteri.
«Le pseudo elezioni in Russia – avverte, intanto, il Ministero degli Esteri tedesco Annalena Baerbock (vedi foto) – non sono né libere né corrette, il risultato non sorprenderà nessuno. Il Governo di Putin è autoritario, si basa su censura, repressione e violenza. Le elezioni nei territori occupati dell’Ucraina sono, poi, nulle e non valide e costituiscono un’altra violazione del diritto internazionale».