E’ quello che energe dall’ultimo Rapporto Anas. Girare un video con il cellulare mentre si guida. Non è un vizio che riguarda soltanto i giovanissimi, come si potrebbe pensare osservando i recenti fatti di cronaca. Molti adulti, infatti, l’hanno addirittura ammesso. Una mano sul volante, l’altra sul telefonino per dare il via alle riprese. Fra questi, il 3,1% ha ammesso di averlo fatto in prima persona, mentre il 6,9% ha dichiarato di essere stato a bordo di un mezzo mentre il conducente filmava.
Un dato che fa sicuramente riflettere, emerso dalla terzaedizione della ricerca sugli stili di guida degli utenti, commissionata dall’Anas e condotta da Csa Research con interviste su un campione di 4 mila persone e con oltre 5 milaosservazioni dirette su strada, presentata ieri ad un Convegno sulla Sicurezza Stradale. Una battaglia, quella contro l’uso del cellulare in auto, a cui il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini tiene molto.
«L’utilizzo del telefonino è la prima causa di distrazione alla guida, che causa di coseguenza una forte incidentalità – ha, infatti, dichiarato Salvini -. Girando per Roma e per Milano, vedo persone chattare, a far le dirette, a riprendersi e poi a pubblicarsi. Non si ha più neanche paura di rendere pubblico un atteggiamento al di fuori delle regole». Il Ministro spera che entro Natale almeno uno dei rami del Parlamento abbia approvato il Disegno di Legge sul Nuovo Codice della strada.
Un comportamento, a dir poco, censurabile fra la miriade delle tante infrazioni commesse, per l’appunto, dagli automobilisti italiani. C’è chi addiruttura passa al semaforo con il rosso, oppure chi transita in divieto di accesso. Senza trascurare coloro che, abitualmente, non usano le frecce o quanti, in prossimità di una rotanda, trascurano di dare la precedenza pur avendone l’obbligo. Insomma, una selva di incivili che rende la vita difficile alle persone rispettose che si mettono, tuttavia, sulla strada.