Salentini che s’impongono per 3 a 1. Continua così in trasferta la serie negativa dei silani, complice anche una difesa imbarazzante. E, comunque, su 6 partite disputate un solo pareggio e 5 sconfitte rimediate. Una media da retrocessione. Nessuno ha fatto peggio, neanche il Pordenone

E’ stato ancora un altro esodo, dopo Benevento, quello dei tifosi rossoblù verso lo Stadio Via del Mare di Lecce, nonostante la squadra silana, fuori casa, continua a proporre scialbe prestazioni da quando, ad Agosto, ha preso il via la nuova Stagione. Un solo punto conquistato, infatti, contro 5 sconfitte subite. Davvero un magro bottino per gli uomini di Zaffaroni che in Puglia, tra l’altro, hanno ritrovato da avversario l’ex Direttore Sportivo Stefano Trinchera, tornato nella sua terra alla corte di Pantaleo Corvino.

Baroni, oltretutto, si è visto costretto a rinunciare a diversi titolari per un preoccupante virus intestinale che, alla vigilia del match, ha fatto davvero temere il peggio. Per il Cosenza, invece, tante conferme ed una sola novità, quella di Anderson schierato da mezzala, quindi fuori ruolo, dal primo minuto. Parte bene la squadra rossoblù che già nella fase iniziale crea qualche lieve apprensione alla retroguardia salentina, anche se con il trascorrere dei minuti il Lecce ha conquistato spazi e, soprattutto, sicurezza nel palleggio.

Al 15′ brutta tegola per Zaffaroni con Tiritiello costretto ad abbandonare il campo. Verrà sostituito da Minnelli che, però, non offrirà mai le stesse garanzie del livornese, in quanto è apparso spesso disorientato e non solo sulle marcature. Salentini, tuttavia, che dopo alcune incertezze hanno provato ad alzare i ritmi, mentre i Lupi, come al solito, si sono abbassati troppo con il loro baricentro, al punto che Strafezza, alla mezz’ora, da posizione favorevole ha scagliato un bolide dalla distanza, siglando la rete che ha portato in vantaggio i pugliesi.

Il Cosenza, dopodiché, ha provato ad ordinare le idee, trovando spesso delle difficoltà nelle uscite. Al 36′ si è rifatto vivo il Lecce con un tiro di Coda che, grazie ad una deviazione causata da un groviglio di gambe, ha impegnato più del dovuto un attento Vigorito. Ottimo il taglio di Caso al 42′ con il quale è riuscito ad eludere la difesa avversaria, arrivando a calciare sotto porta con un tiro ad incrociare, finito alto sopra la traversa. Al 45+1′ i giallorossi hanno trovato il varco giusto, praticamente un’autostrada, per il raddoppio di Coda che, dopo essersi facilmente liberato della marcatura di Rigione, ha comodamente depositato il pallone alle spalle di Vigorito. Niente di più facile.

Ad inizio ripresa, il terzo goal dei padroni di casa ha letteralmente tagliato le gambe alla squadra calabrese, comunque mai in partita. In equilibrio precario Bjorkengren, su un perfetto lancio ancora di Strafezza, cadendo ha spinto la palla in rete per mettere, come si suol dire, ‘in ghiaccio il risultato‘. Al 58’ Di Mariano e al 62′ Calabresi hanno, poi, colpito due legni con gli avversari che sembravano decisamente in bambola.

Al 64′ Zaffaroni ha provato, quindi, a scuotere la squadra mandando in campo Corsi, Gerbo e Florenzi, con quest’ultimo pronto a riaccendere uno spento Cosenza. Sua, infatti, la progressione che ha permesso a Caso di accorciare le distanze dopo l’assist di un volenteroso e solitario Gori. Si è trattato, oltremodo, dell’unico lampo dei Lupi nell’ennesima gara priva di quel ‘furore agonistico‘ che Mercoledì scorso aveva così tanto impressionato mister Lucarelli. All’86′ Coda, negli ultimi scampoli di partita, si è visto annullare dall’arbitro la rete del possibile 4 a 1, ma la posizione di partenza dell’attaccante leccese, seppur di poco, è risultata essere irregolare.

Per mister Zaf, comunque, rispetto a Benevento, la squadra avrebbe messo in mostra un atteggiamento diverso, cercando di contrastare al meglio le sortite avversarie, anche se il campo, al contrario, ha evidenziato come il passivo per la squadra rossoblù poteva essere ancora più pesante. «Fino al gol la partita era stata affrontata con l’atteggiamento giusto – ha, infatti, dichiarato il tecnico in Conferenza Stampa -. Eravamo anche riusciti a creare delle difficoltà, la squadra era entrata bene. Poi c’è stato l’infortunio e il gol». Intanto, Venerdì prossimo, nell’anticipo serale è atteso il derby contro una Reggina che al Granillo ha sprecato la possibilità di raggiungere la vetta della classifica. Nonostante tutto, cambierà poco, perché al San Vito-Marulla, come ogni volta capita in queste circostanze, ci sarà il clima battagliero di sempre.

IL TABELLINO DEL MATCH:

LECCE: Bleve; Calabrese, Lucioni, Meccariello, Gallo; Majer (89′ Barreca), Blin (89′ Hiulmand), Bjorkengren; Strefezza (63′ Rodriguez), Coda, Di Mariano (79′ Listkowski). A disposizione: Gabriel, Vera, Paganini, Bjarnason, Gendrey, Vulturar, Gonzalez, Felici. All. Baroni

COSENZA: Vigorito; Tiritiello (15′ Minelli), Rigione, Pirrello; Situm, Carraro, Palmiero (64′ Gerbo), Anderson (64′ Florenzi), Bittante (64′ Corsi); Gori, Caso (77′ Pandolfi). A disposizione: Saracco, Matosevic, Panico, Kristoffersen, Venturi, Millico, Vallocchia. All. Zaffaroni

ARBITRO: Santoro di Messina (Moro – Yoshikawa)

IV UFFICIALE: Pezzopane di L’Aquila

VAR: Nasca di Bari

AVAR: Raspollini di Livorno

MARCATORI: 30′ Strefezza (L), 45′ + 1′ Coda (L), 46′ Bjorkengren (L), 67′ Caso (C)

NOTE: Giornata umida e ventilata con temperatura di circa 17°C. Presenti 6.556 spettatori, di cui 643 di fede rossoblù

Ammoniti: 8′ Blin (L), 19′ Meccariello (L), 21′ Gori (C), 26′ Bittante (C)

Angoli: 3-1 (pt 3-1)

Recupero: 2′ pt; 4′ st