Ha affondato gli artigli negli Stati Uniti, spaventati dai Dazi e da una possibile recessione che neanche Donald Trump esclude. Reduce dalla peggiore settimana da Settembre, il Dow Jones è andato sotto del 2,08%, ma il tonfo peggiore lo ha fatto il Nasdaq, sprofondato a -4%. In Europa, la Borsa peggiore è stata quella di Francoforte, che ha chiuso con un notevole calo.
La paura che il Presidente degli Stati Uniti perseveri nel sostenere il suo disegno economico, in direzione contraria ad una crescita, può generare una crisi da estendersi anche ai prossimi trimestri, accentuando la preoccupazione degli investitori. La volatilità è aumentata, scatenando nuove vendite sulle Borse mondiali, al di là e al di qua dell’Atlantico.
Ieri Wall Streetha si è tinta di un nero che non vedeva dal 2022. Alla possibilità se si aspettasse una recessione nel 2025, Trump si è pronunciato: «Odio prevedere cose del genere. C’è un periodo di transizione perché quello che stiamo facendo è molto grande». Le sforbiciate e i licenziamenti di Funzionari pubblici destano, tra l’altro, non poche preoccupazioni nel mondo economico. Inoltre, Trump non è stato chiaro nemmeno su un possibile rialzo dell’inflazione causato dai Dazi.