3 anni

I 27 Stati dell’Unione Europea hanno dato il via libera per applicare, per la prima volta nella storia, la Direttiva per la protezione temporanea degli sfollati ed accogliere chi è in fuga dall’Ucraina

Gli ucraini, quindi, hanno ottenuto il diritto ad avere un permesso di soggiorno immediato che permetterà loro anche di lavorare. La durata è di un anno, prorogabile fino a tre. I non ucraini, invece, dipenderanno dallo Stato che esaminerà, come di consueto, la loro richiesta.
In ogni caso, si tratta di una grande sfida per l’Unione, in quanto quasi 1 milione di rifugiati pare abbia già varcato i confini nel corso della settimana. Le stime parlano addirittura di un esodo che dovrebbe raggiungere i 7-8 milioni di persone, mentre secondo le ultime previsioni dell’Onu i profughi potrebbero essere anche più di 10 milioni.
«Abbiamo preparato questa proposta molto in fretta senza avere il tempo di consultare gli Stati membri ed alcuni Governi hanno voluto fare degli aggiustamenti – ha spiegato la Commissaria agli Affari interni UE Ylva Johansson -. Verrà pertanto consentita la protezione temporanea agli ucraini e anche ai soggetti non ucraini che risiedono nel territorio, con la possibilità, per questi ultimi, di avere un altro tipo di protezione».
Per il Ministro dell’Interno italiano Luciana Lamorgese «È un ottimo risultato che dimostra la vitalità dell’Europa in un momento di grave crisi. L’Italia è abituata a gestire le situazioni emergenziali. Tramite la rete delle Prefetture, il mondo dell’Associazionismo, i Comuni, faremo fronte a tutte le necessità che si presenteranno» ha, infine, concluso la Responsabile del Viminale.