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Leonid Volkov assalito a Vilnius dove vive in esilio

È un segnale inquietante. Leonid Volkov, ex braccio destro dell’oppositore Aleksej Navalny, è stato colpito a martellate a Vilnius, la Capitale lituana dove vive in esilio. Pensava di essere al sicuro ed, invece, hanno aspettato che rincasasse, rompendo il finestrino della sua auto. Gli hanno spruzzato sugli occhi del gas lacrimogeno, iniziando a colpirlo con un martello.
Sua moglie, la Sociologa Anna Birjukova, ha pubblicato la foto di Volkov sanguinante e del finestrino andato in frantumi. Un’aggressione che segue, dopo alcuni giorni, i funerali di Navalny, morto in carcere il 16 Febbraio, in circostanze tutte da chiarire. Esperto di informatica, ex Deputato della Duma di Ekaterinburg, era stato a Capo della campagna elettorale di Navalny come candidato a Sindaco di Mosca nel 2013.
Volkov vive all’estero già dal 2019. In Patria è ricercato per almeno 7 procedimenti penali a sfondo politico. L’aggressione contro di lui è un messaggio per tutti i collaboratori e familiari di Navalny. Intanto, in Russia è iniziata una repressione postuma per gli omaggi alla memoria dell’oppositore. È quello che è successo a molti cittadini moscoviti, che avevano deposto fiori in memoria di Navalny all’indomani della sua morte.