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Sono oltre 30 le Aziende e i Centri di ricerca impegnati in tutto il mondo alla scoperta del vaccino per Covid-19, anche se i tempi non saranno brevi in quanto le verifiche di sicurezza diventano a questo punto fondamentali. Molti virologi e biologi, infatti, sono schierati in questa battaglia per garantire un’adeguata protezione alle popolazioni più a rischio.

E giacché il nuovo virus è molto simile a quello della SARS in quanto abbastanza omologhi geneticamente, bisognerà accertarsi che l’antidoto abbia la stessa efficacia. Oltretutto, gli scienziati hanno già verificato che la struttura 3D dei due virus è, per l’appunto, abbastanza rassomigliante.

Esiste al momento più di una strategia per poter raggiungere un traguardo così ambito, grazie anche alle ultime innovazioni biotecnologiche che consentono di sperimentare nuove strade, fra cui quella di aiutare, per esempio, gli anziani a produrre anticorpi a sufficienza attraverso l’incremento degli adiuvanti, quelle sostanze che si aggiungono al vaccino per aumentarne la risposta immunitaria.

Bisogna, però, stare attenti ad annunci del tipo “a breve il vaccino sarà pronto” in quanto è probabile che si riferiscano piuttosto all’inizio della sperimentazione sull’uomo e non ad un risultato già pronto per l’uso. Anche perché nel corso del 2020 si potrà conoscere la sicurezza delle sperimentazioni effettuate, ma non si avrà un prodotto definitivamente approvato dalla Comunità scientifica.

Il vaccino, dunque, sarà una soluzione auspicabile, ma di lungo termine per cui diventa indispensabile trovare subito test diagnostici rapidi e terapie efficaci. E siccome in questo secolo fra SARS, MERS e Covid-19 si è sempre riscontrata un’epidemia da Coronavirus ad intervalli di decenni, a giudizio di molti studiosi diventa necessario individuare un vaccino universale contro tutti i beta-coronavirus.