«Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco», questo andava ripetendo un grande designer italiano, Bruno Munari, di questo dev’essere pure convinta Graziella Cammalleri Dirigente dell’Istituto Alberghiero ed Agrario Mancini-Tommasi di Cosenza, che attraverso il fare, attraverso la creazione manuale, è possibile la comprensione più profonda dell’oggetto di studio e quindi il vero apprendimento.
L’iniziativa ha trovato immediatamente disponibile Stefania Rota, Presidente del Consorzio dei Salumi Dop di Calabria, anche lei, imprenditrice di successo dei salumi, deve averla pensata così, donando la materia prima per lo scopo prefissato, ossia quattro mezzene di suini di alta qualità allevati secondo il rigido disciplinare dei salumi Dop di Calabria.
Il tutto avrà il suo epilogo con la riproposizione della “quadara” tradizionale, realizzata nelle cucine del Mancini-Tommasi da un team coordinato dallo chef Carmelo Fabbricatore, anche per compiere l’intero percorso della lavorazione del maiale.
Da parte sua la Rota è certa di far conoscere l’importanza delle produzioni certificate di qualità agli chef del futuro, in un mondo, quello della ristorazione, che diventa sempre più professionale ed esigente, con un consumatore sempre più informato, che esige e preferisce magari un prodotto Dop di Calabria ad un anonimo salame industriale.