Sono oltre 60 mila i matrimoni annullati e rimandati alla primavera del 2021, poiché da quando l’emergenza sanitaria ha fatto irruzione nella vita degli italiani niente più cerimonie, compleanni, diciottesimi e feste private. Nonostante la ripresa delle attività avviata con la fase 3, l’industria degli eventi è ormai sprofondata nel pieno di una crisi irreversibile. Oltretutto, per l’anno in corso, non si vedono neanche buone prospettive a medio e lungo termine, benché in alcune regioni (Puglia, Campania e Sicilia), per fortuna, si intravvede già uno piccolo spiraglio a partire da Lunedì 15 Giugno. In Calabria, invece, non si registrano novità in tal senso, almeno per quanto dispone una recente Ordinanza firmata dalla Presidente Santelli in cui si legge:«Dal 19 Giugno potranno ripartire Sale da ballo e discoteche (all’aperto o al chiuso), Fiere, Congressi e attività di Sale giochi, Sale scommesse, Sale bingo e slot. Restano sospesi gli eventi con assembramenti in spazi chiusi o all’aperto».
Intanto, i dati resi noti dall’Unione europea delle Cooperative risultano drammaticamente impietosi. La crisi generata dal Covid-19, infatti, ha provocato il crollo verticale del fatturato e stravolto i bilanci di circa 80 mila Aziende che impiegano, tra l’altro, oltre 1 milione di addetti nei vari Settori del catering, della fotografia, del wedding planner, dei trasporti, del florovivaismo, dei viaggi e dell’abbigliamento. Il timore che possa generarsi una seconda ondata di contagi, magari non al Sud, col rischio comunque di innescare un nuovo lockdown crea, tuttavia, ulteriori incertezze e sconforto fra quanti vivono di questo lavoro.