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Una delegazione della Società bianconera guidata da Maurizio Arrivabene si è recata con due pullman a Zahony per portare in Italia 80 ragazzi fra i 6 e 14 anni insieme ad alcune mamme

Partiti dalla Continassa con a capo l’AD Maurizio Arrivabene ed uno staff selezionato formato dal Responsabile medico bianconero Luca Stefanini e da una Pediatra e Psicologa, entrambe volontarie, sono giunti a destinazione con a bordo anche la compagna del Presidente Andrea Agnelli, Deniz Akalin.
«Le immagini di una guerra nel cuore del nostro Continente hanno colpito le donne e gli uomini della Juventus – fanno sapere dal Club torinese – ed hanno suscitato una mobilitazione che ha toccato tutti. Non si poteva osservare senza agire. Non si poteva commentare senza tentare in ogni modo di mettere in piedi un’operazione. La guerra in Ucraina, giorno dopo giorno sta generando dolore e morte, ma soprattutto sta distruggendo la vita quotidiana di milioni di persone, costrette a rifugiarsi fuori dal loro Paese».
Ecco perché la Juventus ha deciso di intervenire con un aiuto concreto verso chi soffre a causa del conflitto: «Si tratta in stragrande maggioranza di bimbe, bimbi e ragazzi, fra i 6 e i 14 anni, insieme ad alcune mamme – si legge, infine, nella nota -. Una parte di queste persone è stata recuperata in seguito a una richiesta di aiuto della Federazione Calcio ucraina per portare in salvo i bambini e i ragazzi delle Scuole calcio evacuati da Kiev, Kharkiv e dalle altre zone colpite dai bombardamenti».

*L’immagine in evidenza è a cura della Juventus FC