Dal confronto serrato che si è aperto nel Governo quasi sicuramente andranno a determinarsi le nuove misure restrittive per le festività di Natale

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte sta cercando di individuare un punto di equilibrio fra le molte voci in campo che si agitano in una forbice che va dalla tolleranza, alle misure più drastiche. Fra le attività commerciali, a chiudere saranno molto probabilmente bar e ristoranti, sia nei giorni festivi che in quelli prefestivi.

Non si esclude che nelle stesse giornate venga imposta anche la serrata ad altri negozi, impedendo la libertà di movimento nelle strade. Ma su questi aspetti, tuttavia, non è stato ancora trovato un accordo. Il Ministro della Salute Roberto Speranza, ad esempio, vorrebbe istituire una zona rossa al fine di evitare spostamenti, non urgenti, fuori dalla propria abitazione.

«La mia opinione è chiara – ha, intanto, dichiarato – queste restrizioni ci possono aiutare nelle due settimane delle vacanze ad evitare che arrivi una terza ondata con tutta la sua inevitabile recrudescenza». Una linea a lungo sostenuta in perfetta solitudine, ma che adesso coincide con i lockdown imposti da Germania, Olanda, Regno Unito e Stato di New York.

Tesi che dovrebbe, inoltre, conciliarsi con quanto sostiene il Comitato Tecnico Scientifico nel verbale che si appresta a consegnare all’Esecutivo, sollecitando infatti «regole più rigide» che possano contenere gli assembramenti domestici e nelle vie dello shopping.