Liz Truss, in un breve messaggio, ha annunciato le sue dimissioni da leader dei conservatori britannici e, dunque, da premier inglese. E’ rimasta in carica per soli 45 giorni, il mandato più breve dei primi Ministri del Regno Unito. Al danno causato al Paese dalla sua politica fiscale, ora ribaltata frettolosamente, si è aggiunta la perdita di autorità ed era chiaro che non era più lei a comandare.
La Truss paga il programma economico di drastici tagli fiscali che ha mandato onde d’urto sui mercati e diviso il suo Partito, appena 6 settimane dopo la nomina. La premier, infatti, è stata forzata a fare dietrofront sui tagli alle tasse e sulle riforme economiche annunciate, in seguito a una bocciatura da parte del Fondo Monetario Internazionale, con un crollo della sterlina che aveva obbligato Banca d’Inghilterra ad effettuare degli acquisti straordinari per stabilizzare i mercati.
«Riconosco che, data la situazione, non posso mantenere il mandato per il quale sono stata eletta dal Partito Conservatore. Ho quindi parlato con Sua Maestà il Re per comunicargli che mi dimetto da leader del Partito Conservatore», ha dichiarato. La leader conservatrice ha annunciato a malincuore la decisione, augurando che ci possa essere un nuovo premier già la prossima settimana.