In Cina clomoroso successo del pilota olandese

Padrone assoluto del presente con una tripletta senza storia: Gara sprint, pole e Gran Premio. Per la Ferrari, invece, è arrivata la prima vera battuta d’arresto della Stagione, podio senza tracce di rosso dopo 4 presenze di fila. Ma non solo. Più preoccupante, infatti, è aver rivisto certe difficoltà dell’anno scorso, quando i piloti erano costretti a pensare esclusivamente a difendersi per far durare le gomme.
Evidentemente la ricetta messa a punto a Maranello, era già insufficiente. Il passo, tuttavia, non c’è mai stato, sin dalle libere. Né sul giro singolo, né sul bagnato e nenche sull’asciutto, ma nemmeno sulla distanza di gara. «Con le gomme dure giravamo mezzo secondo più lenti della McLaren e in qualifica continua a mancarci il ritmo» ha, poi, ammesso Leclerc alla fine.
Gli strascichi del duello interno si sono, quindi, materializzati già alla partenza, aggiungendo zavorra alla rincorsa. Si è tornato ad invocare gli aggiornamenti tecnici, come fossero la soluzione di tutte le difficoltà. Sainz, oltretutto, dice che servirebbero. «In fabbrica spingono come matti, di più non posso chiedere» promette Vasseur. Nessuno ne dubita, poi però bisogna che le cose funzionino anche in pista.