Un murales da realizzarsi nella “sua” Casali, il quartiere dove ha vissuto, dove ha dato e ricevuto sempre uno straordinario affetto. È l’omaggio che l’Amministrazione Comunale offre alla memoria di Mario Gualtieri, l’artista, cosentino doc, scomparso un anno fa.
Ad annunciarlo la Presidente della Commissione Cultura Alessandra De Rosa durante la presentazione di Ciao Mario, la serata dedicata all’artista cosentino, che si terrà al Teatro Rendano il prossimo Mercoledì 15 Maggio alle ore 20:30.
«Mario Gualtieri è il personaggio per eccellenza del centro storico – ha detto la Presidente De Rose – e nessuno meglio di lui ha saputo intercettare il sentimento dei cosentini. Il nostro compito di amministratori è farlo conoscere alle nuove generazioni perché possano attingere al grande patrimonio di cosentinità che ha rappresentato».
Emozionatissimo Maximiliano Gualtieri, figlio dell’artista che, con la sorella Nadia, ha fortemente voluto l’evento al Rendano in ricordo del padre. Perché Mario Gualtieri si è speso tanto per la “sua” città, perché ne è stato ambasciatore nel mondo, testimoniando anche quei valori di amicizia e solidarietà in lui fortemente radicati.
Non sarà, dunque, soltanto l’artista, ma anche l’uomo ad essere ricordato sul palcoscenico del Rendano e, non soltanto attraverso le canzoni, alcune delle quali sono diventate dei veri e propri inni, ma anche attraverso il racconto di storie e aneddoti che ne restituiranno un ritratto completo.
A condurre la serata la giornalista Francesca Caruso che è anche direttore artistico di questo evento corale, che ha chiamato a raccolta tante persone che hanno incrociato Mario Gualtieri sul piano personale oltre che artistico: Cecilia Cesario, Tiziana D’Angelo, Paola Dattis, Simona Dodaro, Giancarlo Pagano, Meron Mulugeta, Ernesto De Luca, Adriana D’Andrea; due amici di Mario Gualtieri, l’attore Mariano D’Ermoggine e il dj Franco Siciliano.
La direzione musicale e gli arrangiamenti sono di Giuseppe Salfi e Simone Rossi, i cori de La Voce produzione, le coreografie di Paolo Gagliardi. Citazione a parte per Marco Cozza, cresciuto all’ombra dell’artista cosentino, suo idolo da quando ancora portava i calzoncini corti e, ancora undicenne, lo seguiva nei concerti, per diventarne fonico e poi strettissimo collaboratore.
«Mario mi ha lasciato un patrimonio di insegnamenti – ha detto in conferenza stampa, anche lui vinto dall’emozione – tra i quali la generosità e l’umiltà che erano il suo biglietto da visita. Avrebbe potuto facilmente far carriera fuori, ma ha voluto restare nella sua Cosenza».
«Non amava duettare l’artista cosentino, eppure – racconta Rossella Falbo, altra protagonista della serata al Rendano – quando fui io stessa a chiedergli di incidere insieme un brano, accettò subito. Mi sentii una privilegiata».
Nacque così Romantico che fu anche inserito nel video uscito in occasione della Beatificazione di Suor Elena Aiello. Resta un altro piccolo sogno nel cassetto di Max e Nadia, che a papà Mario possa essere intitolato un luogo del quartiere Casali dove, al numero quattro, resta la sua casa, volutamente lasciata così com’era, quando la città lo ha salutato con l’ultimo, grande abbraccio.