Il rapporto privilegiato fra Trump e Putin, ha costretto Zelensky nell’angolo. L’incubo peggiore per Kiev è diventato, purtroppo, realtà. La nuova Amministrazione americana, infatti, con le sue mosse, legittima l’aggressione militare russa in nome della divisione del mondo tra i Paesi più forti. La posizione del Presidente ucraino è al quanto difficilissima, perché ammette apertamente che senza l’aiuto militare degli Stati Uniti la guerra sarà persa.
Però capisce, che a questo punto Trump, non intende più continuare la politica di Biden nel sostegno ad oltranza allo sforzo bellico di Kiev. «Un giorno l’Ucraina potrebbe anche essere russa», ha detto apertamente Trump alcuni giorni fa. D’altronde, Zelensky ha già rinunciato da tempo ad ottenere indietro tutti i territori occupati dai russi e adesso lavora soprattutto per difendere la Sovranità del suo Paese.
«Il pericolo più grave per noi sono le condizioni russe sulla nostra neutralità e il nostro disarmo quasi totale – ha, infine, ricordato Zelensky -. Putin si arroga il diritto di imporci le Alleanze, decide la nostra posizione nel mondo, che secondo lui deve rientrare nell’orbita russa e soprattutto ci priva delle difese militari. Il che significa ridurci alla condizione di Stato vassallo».
