Continua la dura presa di posizione dell’Ordine dei Giornalisti nei confronti del Governo che in occasione della ripresa dei Campionati ha limitato la presenza della stampa all’interno degli Stadi. «Non chiediamo gli Stati Generali del buon senso e della logica, di cui pure si sentirebbe il bisogno – ha dichiarato ancora una volta il Presidente Carlo Verna – ma almeno di essere seriamente ascoltati e a questo punto non potremo che rivolgerci direttamente al Presidente Giuseppe Conte». Verna, unitamente al Segretario D’Ubaldo, ha poi aggiunto: «L’indignazione è tanta per i paletti posti ai giornalisti che sono incompatibili con coeve disposizioni riguardanti altri aspetti della ripresa. Emblematico il caso del calcio dove, anche se a porte chiuse, si calendarizzano gli eventi in maniera tale da arrivare subito all’assegnazione di un trofeo e poi ci si scandalizza che i tifosi lo festeggino».
«L’Ordine dei Giornalisti – proseguono Verna e D’Ubaldo – è vicino alle proteste che i colleghi stanno spontaneamente organizzando in tutta Italia, nel mentre da parte del Governo si sta valutando il ritorno del pubblico sugli spalti e intanto già 1000 persone, da inizio settimana, possono entrare in un Anfiteatro all’aperto a differenza dei pochi giornalisti in un luogo molto più capiente. Il fatto che ancora venga precluso l’accesso a gran parte della stampa è qualcosa di inaccettabile, per cui ribadiamo il principio ‘non un accredito di meno’».