La Regione Calabria ha stanziato un bando per accedere ai fondi destinati alla bonifica e smaltimento dell’amianto ancora presente anche negli edifici pubblici prorogando ulteriormente la scadenza al 3 Agosto. Ma, per le Scuole e gli edifici pubblici comunali della città di Reggio Calabria non ci sarà nessuna bonifica. L’Amministrazione comunale, infatti, sembrerebbe non aver aderito, nonostante l’impegno e la raccomandazione dell’Assessore all’Ambiente della Regione Sergio De Caprio, nel sottolineare l’importanza per i 404 Comuni calabresi di partecipare al bando. L’Osservatorio Nazionale Amianto, intanto, già attivo sul territorio con numerose iniziative che coinvolgono le principali realtà calabresi, da Reggio a Cosenza, ha deciso quindi di far luce su tutte le ombre che circondano questa vicenda e ha depositato presso i vertici amministrativi un’istanza di accesso agli atti.
«Già dopo il terremoto del 1908, che ha distrutto Reggio Calabria e Messina, sono state costruite delle baraccopoli. Un reticolato di costruzioni precarie e malsane, piene di eternit e topi – ha spiegato Ezio Bonanni Presidente dell’Osservatorio -. Con l’aiuto di una delegazione di Cosenza ci siamo resi disponibili ad affiancare il Settore ambiente del Comune per produrre velocemente tutte le pratiche accessibili per le bonifiche degli edifici in base alle priorità ed al regolamento del bando come espressamente richiesto dalla Consigliera comunale con delega all’amianto Paola Serranò, che ringrazio infinitamente per la grande considerazione e per la sensibilità da sempre dimostrata a questo grave problema». Anche per il Responsabile ONA di Reggio Calabria Massimo Alampi «l’indifferenza del Comune di Reggio Calabria nell’aderire al bando di bonifica amianto non ha per nulla rallentato l’azione sul territorio che sarà sempre più incisiva e determinata»
Attualmente sono 155 i milioni di metri quadri di amianto presenti nel territorio calabrese e questo bando epocale sarebbe stato l’occasione per dare inizio a tutte le operazioni di bonifica attese ormai da troppo tempo. Le città più a rischio sono Lamezia Terme con oltre 88 ettari di materiale contenente amianto, Crotone con circa 57 ettari contaminati ed, infine, la città di Reggio Calabria con circa 30 ettari.