A 10 annidalla scomparsa del grande artista bolognese, insieme alla sua mancanza, quale personaggio irripetibile, si avverte comunque la sensazione di una sua presenza costante, come se non fosse mai andato via
La sua ultima esibizione al Festival Jazzdi Montreux, in Svizzera. Era, infatti, il 1 Marzo 2012 quando scomparve dalle scene, lasciando nel pubblico un vuoto immenso. Lucio Dalla era un personaggio inimitabile, oltre che irresistibile, quasi indecifrabile si direbbe, capace di trasmettere con istrionica inclinazione comunicativa, la sua idea di arte contagiata in ogni caso da nevrosi collettive e tendenze sociali.
Interprete popolare e musicista ricercato, è stato un grande della musica italiana. E seppur ancorato alla sua Bologna, è sembrato essere un ‘cittadino del mondo‘, tant’è che non è facile comprendere l’artista, senza capire a fondo la città, quella delle Osterie e di Piazza Grande, uno dei luoghi più celebri delle sue canzoni.
Un personaggio in grado di essere amico sodale dei senza tetto, nonché del popolo della notte, ma allo stesso tempo anche di illustri ed autorevoli personalità a livello globale, conservando il gusto di inventare balle gigantesche e scherzi micidiali, rimanendo, tuttavia, sempre un passo avanti rispetto ai meccanismi del successo e della notorietà.