Volevo essere un duro in uscita oggi per Sugar Music

Racconta che dopo l’inatteso secondo posto a Sanremo se la sta vivendo bene, ma ora arriva l’Eurovision e il suo brano è il più ascoltato su Spotify tra quelli che andranno a Basilea. Un disco, come ha raccontato l’autore, autobiografico, ma non del tutto: «Ho messo in musica ricordi miei e di altre persone. C’è tanta adolescenza e tanti personaggi, alcuni veri e altri immaginari».
Gira con con lo zainetto in spalla, nonostante il successo che gli è arrivato addosso. Non rimpiange di non essere stato un duro. «Sono circondato dagli amici con cui suono dai tempi del Liceo – ha dichiarato l’artista -. Ho i piedi per terra come quegli alberi che nascono e muoiono nello stesso posto». In questa poetica del passato si fa fatica a capire se ci sia più nostalgia, rimpianto o malinconia: «In realtà è un minestrone di tutto» confessa Corsi.
Nell’album ci sono anche momenti personali rielaborati, fatti soprattutto di dialoghi interiori. «Ho reinventato il passato, che è qualcosa di appurato, per renderlo sorprendente come il futuro». C’è la ragazza che alle Scuole Superiori gli ha fatto scoprire l’amore fisico, per uno che vive avventure surreali in giro per il mondo ed è, tra l’altro, in viaggio nel tempo.