No ad un mondo dove i ricchi mangiano cibi naturali e i poveri quelli sintetici

Le spiagge dorate della città brasiliana, blindata dai carri armati dell’Esercito per l’apertura del G20, sono affollate di gente che fa il bagno. Ma i chilometrici Viali che Giorgia Meloni ha percorso per raggiungere il summit al Museo d’Arte Moderna di Rio, sono pieni di persone che dormono sui marciapiedi. Immagini che spiegano perché il Presidente Luiz Inácio Lula da Silva abbia messo al centro del summit il tema della fame nel mondo.
L’Argentina, tuttavia, si è messa di traverso. Il Presidente ultraliberista Javier Milei, che domani riceverà la premier Meloni a Buenos Aires, è stato l’unico leader del G20 ad opporsi all’Alleanza globale contro la fame. C’è da dire che l’Argentina ha cambiato strategia in corso d’opera. Al momento della foto di famiglia Meloni e Joe Biden non c’erano.
«La Cooperazione su questi temi, può essere decisiva per trovare soluzioni concrete alle sfide del nostro tempo» ha, infine dichiarato Lula. Giogia Meloni, di par suo, ha quindi ricordato come «l’adesione convinta dell’Italia all’Alleanza contro la fame, sia stata una delle sfide prioritarie per la presidenza italiana del G7».
G20 Rio de Janiero