Contro l’Atalantail passivo più pesante da quando la Juventus gioca allo Stadium
E così, anche lo scudetto torna ad essere un’utopia. Ora bisognerà più che mai ritrovare compattezza per evitare di fallire dove proprio non si può, ossia la qualifi cazione in Champions. Con Thiago in panchina o, magari, senza lo si saprà nel giro di una notte. Certo è che urgono, ormai, provvedimenti drastici per salvare il salvabile.
La situazione è preoccupante, soprattutto per come il gruppo si è sciolto alla prima difficoltà. L’esame scudetto contro l’Atalanta, che la Juventus si era costruito con 5 vittorie di fila, boccia senza appello una squadra troppo tenera per poter ambire a qualcosa di grande. E l’alibi del rigore quasi regalato, regge poco per spiegare una sconfitta mortificante.
Il maestro di Grugliasco, Gasperini, ha spiegato la lezione, ma l’allievo Motta non ha ascoltato ed è finito dietro la lavagna. Risulta bocciato, prima ancora che l’Anno calcistico si chiuda. Una vera e propria Caporettobianconera. Nelle proporzioni è la sconfitta peggiore da quando esiste il nuovo impianto.
Per Thiago Motta è inevitabile il processo, prima ancora che termini la Stagione. I tifosi, intanto, aspettano un solo verdetto, che lo porti lontano dalla panchina della Juventus, anche perché se la Lazio stasera dovesse battere l’Udinese, sarebbe persino fuori dalla zona Champions League. Inaccettabile. È vero, ci sono stati tanti infortuni. Ma la grave colpa del tecnico è quella di non aver saputo dare un’anima alla squadra.