Il calciatore del Bayern Monaco è un personaggio davvero raro nel mondo del calcio
Ci sono storie, nella vita degli uomini, siano essi anonimi o sportivi di successo, che meritano di essere raccontate. Quella di Sadio Mané, calciatore del Senegal, attaccante della squadra tedesca e della Nazionale senegalese, con la quale ha vinto laCoppa d’Africa nel 2022, che sta trasformando Bambaly, il suo villaggio natale in Africa, non può essere infatti ignorata.
Il calciatore, con impegno e dedizione, ha già fatto costruire un Ospedale, una Scuola e sta pagando 80 euro al mese a tutti i suoi concittadini. Recentemente, poi, ha fatto installare una rete 4G e costruito un Ufficio postale. La Struttura sanitaria, oltretutto, è stata inaugurata da alcuni anni ed ha richiesto un investimento da quasi mezzo milione di euro.
Per Mané era una necessità anche per quello che è accaduto quando era solo un bambino, in quanto all’età di 7 anni ha perso suo padre per una malattia che non ha potuto curare a causa dell’assenza, appunto, di un Ospedale nel villaggio. Ma è stato solo l’inizio di una lunga serie di interventi che hanno, infine, trasformato lo stesso villaggio in una città con tutti i servizi.
Mané, tuttavia, è cresciuto in Africa in condizioni di estrema povertà. All’età di soli 15 anni, è riuscito a compiere un viaggio di centinaia di chilometri, di nascosto, verso la capitale Dakar, nella speranza che qualcuno potesse intravvedere il suo talento precoce. «Non avevo nessuno dietro di me – disse qualche tempo fa in una intervista il calciatore – che mi spingesse a realizzare il mio sogno perché io, in fondo, non ho mai smesso di sognare».